MOO YA
Italia 2016
HD, col, 64'
v.o. acholi sott. italiano
Regia
Filippo Ticozzi
Sceneggiatura
Filippo Ticozzi
Fotografia
Filippo Ticozzi
Montaggio
Filippo Ticozzi
Suono
Federico Minetti
Produzione
Effendemfilm
Contatti
federicominetti@effendemfilm.com
Anthony Modesto Opio è un cantastorie cieco che vive in un villaggio isolato dell’Uganda. Passa la maggior parte del tempo seduto, in ascolto di una terra piena di mistero in cui risuona un passato ancora sanguinante e dove lui, da sempre, vive una vita semplice e senza pretese. Un giorno, senza una ragione apparente, decide di lasciare il villaggio e intraprende un viaggio solitario da Kampala a Gulu, accompagnato solo dal suo bastone. Sarà forse la divinità indigena Moo Ya a suggerirgli la direzione da mantenere? Un film sull'osservare senza aver bisogno della vista, “il viaggio senza meta di un non vedente per ridefinire le coordinate di un mondo”, nelle parole del regista, “una sorta di documentario di fantascienza, dove degli spiriti possenti mettono ancora timore, e dove la tragedia dell’uomo pare non aver fine”. Opio si muove lento e solenne tra gli spettri delle atrocità commesse dal regime di Joseph Kony.
Filippo Ticozzi dopo aver girato cortometraggi e reportage televisivi realizza il suo primo documentario Inseguire il vento (2014), selezionato in numerosi festival internazionali (tra gli altri Visions du Réel, Full Frame, Filmmaker Festival, Doc/It Award) e premiato come miglior documentario a Cinema Veritè in Iran. Con Moo Ya (2016) ha vinto il Premio Speciale della Giuria al Torino Film Festival.