L’ISRE E IL CINEMA DEL REALE. UNA STORIA LUNGA QUARANT’ANNI.

di Anna Paola Mura
Commissaria straordinaria dell’ISRE

È un’edizione di IsReal davvero speciale questa del 2022, la settima del Festival di Cinema del Reale, che mi vede alla guida dell’ISRE e che si tiene alle porte dell’inverno, lontano quindi dalla sua consueta collocazione primaverile. Lo è per due importanti ricorrenze: la prima riguarda i cinquant’anni di attività dell’Ente e la seconda i quarant’anni di festival dedicati
al cinema documentario organizzati dal nostro Istituto. A partire dal 1982, infatti, l’ISRE ha proposto nello storico auditorium di via Mereu, la Rassegna Internazionale di Cinema Etnografico. Nell’arco di dodici edizioni la Rassegna ha focalizzato la propria attenzione su molti dei temi cari all’antropologia, con appuntamenti monografici: il pastoralismo (1982), i riti nuziali (1986), la magia e la medicina (1996), la musica e i riti (1998) il cibo (2002), solo per citarne alcuni. Dal 2006 la Rassegna rinuncia alla connotazione tematica e diventa il Sardinia International Ethnographic Film Festival (SIEFF), la cui quarta e ultima edizione si è tenuta nel settembre del 2012. Nel 2016 nasce IsReal, il festival di cinema del reale che, con spirito innovativo ma attento ai principi ispiratori delle precedenti rassegne, esplora i nuovi e affascinanti territori del cinema documentario. E anche quest’anno, con un ricco programma di proiezioni, masterclass tenute da specialisti del settore e eventi speciali, il festival si propone ancora una volta come “laboratorio di idee” per la promozione e la pratica del cinema documentario, una forma di cinema sempre più apprezzata dal grande pubblico, che, nelle sue tante declinazioni, ci aiuta a meglio comprendere la complessità del mondo in cui viviamo. L’augurio è che l’ISRE e il suo Festival possano proseguire per i prossimi cinquant’anni, con la consueta determinazione e professionalità, questa straordinaria avventura nel cinema del reale.

The seventh edition of IsReal – Festival of Cinema of the Real, which sees me at the head of ISRE and which is held in early winter, is a very special one, thus far from its usual spring
location. It is so because of two important anniversaries: the first one concerns the fifty years of activity of the Regional Institution; the second one, the forty years of festivals
dedicated to documentary cinema organized by our Institute. Since 1982 ISRE has presented in the historic venue of its auditorium the International Review of Ethnographic Cinema.
Over the course of twelve editions, it has dealt with many themes dear to anthropology studies, with monographic focuses: “pastoralism” (1982), “nuptial rites” (1986), “magic and medicine” (1996), “music and rites” (1998) “food” (2002), to name but a few. Since 2006, the Review has given up the thematic connotation and became the Sardinia International Ethnographic Film Festival (SIEFF), whose fourth and last edition was held in September 2012. 2016 saw the birth of IsReal, the festival of cinema of the real that, with an innovative spirit but with attention to the
inspiring principles of previous festivals, explores the new and fascinating territories of documentary cinema. Once more this year, with a rich program of screenings, masterclasses
held by specialists in the field, and special events, the festival once again proposes itself as a “laboratory of ideas” for the promotion and practice of documentary cinema, a form
increasingly appreciated by the general public, which, in its many declinations, helps us to better understand the complexity of the world in which we live.
The wish is that ISRE and its Festival may continue this extraordinary adventure in the cinema of reality for the next fifty years, with their usual determination and professionalism.