È l’evento musicale del 2017. Iosonouncane e Paolo Angeli – le due voci più autorevoli della Sardegna contemporanea- si esibiranno per la prima volta insieme, sul palco del TEN di Nuoro (domenica 8 ottobre, ore 21,30).
Il chitarrista di Palau e il cantautore di Buggerru si sono conosciuti quattro anni fa ed è nata subito una speciale alchimia: hanno collaborato per un brano di DIE, capolavoro di Iosonouncane accolto dalla critica come uno dei dischi italiani più importanti degli ultimi anni. A Nuoro porteranno un concerto suddiviso tra momenti da solista e sezioni in duo che attingeranno da materiali inediti e dalle rispettive 60 discografie.
Così come nel cinema il rapporto materico con gli elementi naturali tende a creare visioni nuove, ci sono musicisti che da questa relazione instaurata con gli elementi fisici (il ferro, la roccia, il legno, l’acqua, il vento) creano suoni che, ancor prima di raccontare un territorio, lo attraversano nei tessuti che lo compongono.
Paolo Angeli e Iosonouncane sono due musicisti che, con percorsi diversi ma convergenti, sembrano uniti da questa tensione, quasi documentaristica – una musica del reale, la loro, si potrebbe dire –, dove la creazione sonora si fonde con la liuteria divenendo essa stessa performance, reinvenzione costante del proprio linguaggio. La Sardegna è per entrambi un prisma attraverso cui esprimersi, grammatica prima ancora che racconto. Nella loro musica, carica di elementi ancestrali e di evocazioni difficilmente catalogabili in un genere musicale, si respira l’isola con tutte le sue sfaccettature stilistiche. È un’espressione creativa che dipinge paesaggi sonori d’avanguardia e, allo stesso tempo, riporta al solco dell’aratro e alle variazioni minimali proprie di un arazzo realizzato al telaio. Innovatori con radici, Angeli e Iosonouncane costituiscono un esempio importante del come la tradizione debba trovare, nella società attuale, un’evoluzione dei suoi linguaggi arcaici, collocandosi nel difficile confronto con il presente, senza cadere nella tentazione dell’oleografia. La loro è una musica viva dove rumore e silenzio vanno a braccetto, dove la forza di una mareggiata di maestrale porta con sé una risacca in grado di insabbiare i porti.
Il campionamento e la manipolazione sonora (anche digitale), lontani dall’essere pura esibizione, divengono strumenti al servizio di una presa di posizione nel mondo, ferma nella sua costante rimodulazione e movimento: la chitarra sarda preparata di Paolo Angeli, da lui stesso inventata, nasce dall’incontro con i maestri liutai isolani per sfociare poi nel jazz e nel flamenco; il cantautorato di Iosonouncane parte da Dalla e Battisti per approdare alla sperimentazione elettronica facendo scalo nel rock. I due musicisti si sono già incontrati in “Buio”, traccia dell’osannato disco di Iosonouncane DIE pubblicato nel 2015. Sul palco del Teatro Eliseo di Nuoro, per la prima volta dal vivo insieme, salperanno per un nuovo percorso inedito.
PAOLO ANGELI, partendo dallo strumento tradizionale ha ideato una vera e propria chitarra orchestra: 18 corde, ibrido tra chitarra baritono, violoncello e batteria, dotato di martelletti, pedaliere, eliche a passo variabile. Con questa singolare creazione il musicista sardo rielabora, improvvisa e compone una musica inclassificabile, sospesa tra free jazz, folk noise, pop minimale, post-rock. A partire dalla metà degli anni ‘90 ha pubblicato otto album da solista. Vive dal 2005 a Barcellona e si esibisce regolarmente in tour nei più importanti festival e teatri di Europa, Russia,Usa, Canada, Africa, Sud America. Ha improvvisato e collaborato con Antonello Salis, Fred Frith, Hamid Drake, Evan Parker, Pat Metheny, Jon Rose, etc. Nel 2014, il Womex lo ha consacrato nella rosa dei più importanti musicisti ‘innovatori con radici’ della scena mondiale.
IOSONOUNCANE (1983). Inizia a suonare nella band Adharma con la quale pubblica un EP e tiene alcuni concerti. Trasferitosi a Bologna, dove tuttora è di base, dà vita a IOSONOUNCANE. Pubblica nell'ottobre 2010 il suo disco d'esordio LaMacarena SuRoma (Trovarobato), che ottiene ampi riconoscimenti, un grande consenso di critica e un pubblico sempre più numeroso. Vince il premio Fuori dal Mucchio 2011 e nello stesso anno è invitato a suonare all'Ariston di Sanremo per il Premio Tenco. Conclude il tour de La Macarena Su Roma nel settembre 2012 dopo quasi 200 concerti. Torna per una breve parentesi per un tour in formazione trio di sei date (TRE TOUR) nel dicembre del 2013. Nell 2014 lavora in studio con Bruno Germano e conclude la produzione di DIE (2015), album che lo consacrerà in maniera definitiva.