Italia 2017
HD, b/n e colore, 70'
v.o. arabo, urdu, inglese, mandinke sott. in italiano
Regia
Stefania Muresu
Soggetto
Stefania Muresu
Fotografia
Usman Aziz, Alessandro Fanari, Pavlo Hnatenko, Valentina Spanu, Fabian Volti
Montaggio
Alessandro Fanari, Marco Testoni, Stefania Muresu
Musiche
Marco Colonna
Mix Audio
Carlo Doneddu
Produzione
4CaniperStrada, Roda Film
Contatti
4caniperstrada@gmail.com
Toni è ospite di una struttura di accoglienza per richiedenti asilo sulle coste della Sardegna. È arrivato dalla Libia su una barca, mettendo a rischio la propria vita in cambio del sogno di libertà. Altrove, in un bosco, un gruppo di giovani edifica un piccolo capanno di plastica. Tante persone accomunate dal medesimo destino: l'attesa di essere riconosciuti come rifugiati e ottenere un documento che conceda loro la dignità di nuovi cittadini e la libertà di muoversi dentro i confini europei. Girato in un bianco e nero elegante, con brevi ma intensi interventi a colori sugli schermi dei cellulari dei migranti, Sulla stessa barca respira con i propri personaggi in un limbo dove il terrore della fuga è ancora vivo e l'illusione di un futuro migliore non ha fatto i conti con la burocrazia dell'Europa in cui sognano di trascorrere la nuova vita.
STEFANIA MURESU (Sassari, 1979). Si interessa all’etnografia e all’antropologia visuale formandosi all’università di Siviglia; dal 2007 collabora con l'associazione culturale 4Caniperstrada nella ricerca visuale e produzione di film documentari. La sua opera prima, diretta insieme a Fabian Volti, è il documentario Luci a mare. Dal 2014 coordina il progetto Video Partecipativo Sardegna, una ricerca sui linguaggi del cinema di partecipazione, sostenuto dalla Regione Sardegna e in collaborazione con l'Archivio Memorie Migranti e Zalab, che ha prodotto tre corti documentari di cui ha curato il montaggio e la regia.