“Liberami”. Questa l’invocazione pronunciata dalle tante persone che affollano ogni martedì la chiesa di Padre Cataldo, in Sicilia. Alcuni sono fedeli, altri no, la maggior parte trascorre diverse ore prima di ottenere un incontro. L’attesa è lunga e spesso una giornata non è sufficiente a soddisfare le innumerevoli richieste. Padre Cataldo non è un prete come tutti gli altri: è un esorcista, e i fedeli fuori dalla sua porta non attendono una semplice confessione. Il film di Federica di Giacomo apre una finestra sul mondo dell’esorcismo nei giorni nostri: più che un’indagine antropologica sul rito, è l'affresco di una comunità unita dalla volontà di liberarsi dal maligno. Cos’è questa “possessione” che chiamiamo Male? Da dove viene e per quale motivo cerchiamo qualcuno che ci liberi da essa? È dalle esistenze dei singoli personaggi, ciascuno ritratto in maniera da dare vita di volta in volta a un nuovo capitolo narrativo, che sembra prendere forma il fantasma che ossessiona ciascuno di essi: la solitudine.