L’enigma di Jean Rouch a Torino

Italia 2017
HD, col, 90'
v.o. italiano, francese sott. italiano

Regia
Marco di Castri, Paolo Favaro, Daniele Pianciola

Soggetto
Marco di Castri, Paolo Favaro, Daniele Pianciola

Fotografia
Marco di Castri

Montaggio
Marco di Castri

Sound design
Paolo Favaro

Produzione
Alejandro de la Fuente (Atacama Film), Les Films du Jeudi, Les Films de la Pléiade
Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa, CNRS Media
Con il contributo di Film Commission Torino Piemonte, Piemonte Doc Film Fund

Contatti
dicastri.cataloga@gmail.com

Nel 1984, il regista Jean Rouch lascia il fiume Niger e le popolazioni Dogon per recarsi a Torino, invitato dal Festival Cinema Giovani in occasione di una retrospettiva dedicata alla Nouvelle Vague. Qui incontra tre giovani cineasti locali pieni di entusiasmo che propongono al celebre etnologo di girare un documentario ambientato nel capoluogo piemontese. Il regista rilancia con un’opera di finzione, chiedendo ai tre di scrivere una sceneggiatura che poi avrebbe stravolto. Ha origine così Enigma, un film dalle suggestioni eterogenee che si inabissa presto nel fondale profondo delle opere perdute. Ma il “dietro le quinte” diventa un appassionante film a sé grazie alla caparbietà dei compagni di strada e testimonia di una personalità unica per coraggio, curiosità ed eccentricità di visione. Un’occasione preziosa per vedere Rouch all’opera e celebrare i cent’anni dalla sua nascita.

 

Marco di Castri (Milano, 1952) regista, direttore della fotografia e musicista. Con la casa editrice Cataloga realizza documentari su artisti, mostre e musei. Tra le sue opere Michelangelo Pistoletto: I Have a Mirror (1988), Ugo Nespolo in pillole (1996) e Frammenti di Natalia Ginzburg (2005).

Paolo Favaro (Torino, 1961) regista e montatore cinetelevisivo, dal 1995 ha condotto per diversi anni il Laboratorio videoetnografico all’interno del corso di Laurea specialistica in Antropologia culturale ed Etnologia dell’Università di Torino.

Daniele Pianciola (Torino, 1947) laureato in Storia del pensiero antropologico, ha lavorato per i principali editori italiani come traduttore di opere di sociologia e antropologia. Nel 1979 fonda lo studio cinematografico KWK.