Cortometraggio realizzato manipolando la scena del sogno presente in Deserto rosso di Michelangelo Antonioni (1964), girata nella spiaggia rosa di Budelli, in Sardegna. Nel film, su una donna (Monica Vitti) intenta a sopravvivere nel mondo moderno della nevrosi culturale e del dubbio esistenziale, la breve sequenza costituisce un vero e proprio oggetto estraneo, dal punto di vista cromatico e paesaggistico. Secondo una pratica che caratterizza gran parte del lavoro dell’artista californiana, il frammento di pellicola di Antonioni è stato trascinato tra le dune, le rocce e i cespugli dello stesso luogo, e poi digitalizzato in studio e accompagnato da una colonna sonora realizzata attraverso un collage originale di musiche e audio, rimuovendo i dialoghi. Il risultato è uno “spazio filmico” immersivo e psichedelico, caratterizzato da colori onirici e abitati dal desiderio di una memoria tanto rimaneggiata da apparire fantasmatica e, al contempo, stranamente, di nuovo, materiale.

Installato in loop fino al 12 ottobre presso la sala CINEMAN del Museo Ciusa di Nuoro.