Quale passo formale impone lo Stato italiano per sancire l'unione di una coppia? Un viaggio lungo la Penisola, all'interno di angusti uffici comunali in cui si succedono i nuovi volti di un paese in trasformazione. Attraverso la procedura del matrimonio si raccontano le sfumature di un'Italia che si mescola, si consolida, mutua e invisibilmente pone le basi per il suo futuro; dall'altra parte stanno le lezioni del corso prematrimoniale di Don Emilio Lonzi, che educa i credenti alla sacralità del rito, mescolando fede e scienza, liturgia penitenziale e aspetti legali, sacramenti e sessualità.  Due diverse strade in cui il privato incontra un'istituzione. Velato di un umorismo caustico e inchiodato in una posizione rigorosa, il film è la migliore commedia all’italiana del nuovo millennio: consegna l’immagine di un Paese totalmente scisso dal Potere che lo domina, mettendo in tragica evidenza la mancanza di un linguaggio comune tra cinese e italiano, italiano e siciliano, tra desiderio e burocrazia, tra amore e legge.

“Un’Italia costretta fra lacci e laccioli della burocrazia sia civile che religiosa, anche all’interno di un’istituzione che è pubblica, ma allo stesso tempo molto privata, che ha a che fare con l’amore, con i sentimenti. In tutto questo per noi c’è un aspetto comico forte che poi è la chiave di lettura a cui ci volevamo attenerci. Non abbiamo neppure dovuto forzare la mano perché è bastato raccontare quello che abbiamo incontrato”.